giovedì 9 gennaio 2014

Cominciando a leggere “Il Canto delle Montagne – L'ombra della congiura”, ci si troverà nel mondo immaginario di Merìdia, in un'era lontana al di fuori del tempo in parte illuminata dal fascino inesauribile e concreto di “un medioevo” mai esistito e in parte incantata dalla meraviglia calamitante del fantasy, con tutte le sue più amate e celeberrime caratteristiche. Boschi ridenti e montagne imperiose, fortezze di pietra e città inespugnabili su alture rocciose, caverne profonde e radiose colline, Nani e Fate, Elfi e Orchi, cavalieri splendenti e spietati assassini, intrighi e inganni sotto l'ombra incombente di una spaventosa congiura che tacitamente inizia a svelarsi.


Il racconto inizia a narrare di Nòrys, un Nano eremita dall'oscuro passato, che deve intraprendere il suo ultimo viaggio commerciale verso la capitale degli Uomini, portando con sé il suo prezioso carico di gemme. La Fata Sìgrin, al contrario grande amante della compagnia, va con lui nella speranza di conquistarsi la sua amicizia, senza immaginarsi cosa sarebbe successo di lì a poco. Il sogno di un re con il presagio di una profezia dimenticata ridestano ombre arcaiche e maledette, mentre conoscenze perdute riaffiorano dal passato. Prima che tutto precipiti nel caos un viaggio avrà inizio.


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